La storia
Tra i mille tesori che Ischia conserva, vi sono alcuni artigiani che creano i loro lavori con rispetto e passione e che è bello andare a scoprire.
A Campagnano, per esempio, la via che costeggia la collina sale e scende offrendo un panorama insospettato, che si apre sul Castello e la baia di S. Anna, Vivara e Procida, Capo Miseno, il Vesuvio e tutta la costa che la limpidezza della giornata permette di ammirare. Strada stretta, dove le auto s’incrociano a fatica, e le vecchie case si abbarbicano sulla collina. Qui, mezza nascosta in una rientranza, c’è un’antica grotta, chiusa da una grande vetrata: è la “vetrina” del ceramista Rosario Scotto di Minico.
Rosario è una persona gentile e disponibile che senza problemi ti fa salire al suo laboratorio lì sopra, dove, con sapienza antica, produce e dipinge le sue ceramiche, tutte rigorosamente fatte a mano. Intreccia sottili rotoli di creta per farne applique che richiamano vecchi cesti o morbide reti di pescatori, dipinge con grazia ed eleganza immagini sacre e profane su pannelli di varie dimensioni, si diverte anche con piccoli oggetti: mantiene viva, insomma, quest’antica arte che per tanto tempo ha rappresentato una risorsa per l’isola. Se guardate in giro per Ischia e vedete una bella insegna in ceramica, un pannello dipinto con garbo e maestria, molto probabilmente ci troverete il marchio inconfondibile di Rosario: il castello stilizzato che racchiude il suo nome.
Di Gina Menegazzi